Quella di ieri, ottenuta contro il Cagliari, può essere definita a nostro avviso una vittoria d’altri tempi, ottenuta più con il cuore, con la grinta e con la forza del gruppo che con tecnica e tattica. Lo abbiamo detto ieri in Tutti in Conferenza, lo ribadisco qui: il Lecce ha dimostrato di essere un gruppo vero, forte, granitico, e questo vale molto più dei tre punti ottenuti contro i sardi. È il segno evidente che Mister Gotti ha in mano lo spogliatoio, chei ragazzi lo seguono senza se e senza ma. Tutti si sono dati man forte, aiutandosi a vicenda, stringendo i denti per il bene comune. Sugli scudi Guilbert, veramente sul pezzo per tutti i suoi settanta minuti in campo. Bene anche Ramadani, leader a centrocampo, e

Krstovic, capace di reagire all’incredibile errore sotto porta con grande carattere. Gol a parte, ha disputato una gara perfetta, andandosi spesso a prendere il pallone per consentire ai compagni di riempire gli spazi. Baschirotto e Gaspar ieri sono stati quasi perfetti, non concedendo nulla.

Falcone si è dimostrato il solito portiere meritevole di una convocazione in Nazionale, ma si sa che per quella occorre entrare in alcune dinamiche e logiche sconosciute ai più al di sotto di Roma. Benissimo anche Pierret, gladiatore vero. Insomma, senza voler dimenticare nessuno, un Lecce da Libro Cuore contro la squadra di Mister Nicola.

Una vittoria d’altri tempi, dunque, ma anche una vittoria che serviva a tutti noi. Si, tre punti che servono a calmare gli animi, a rispolverare un pizzico di ottimismo nei più scettici e che devono aiutarci a restare uniti. L’espulsione di Dorgu, che fa il paio con quella di Monza di Baschirotto dello scorso anno, parla chiaro: nessuno qui ci regalerà nulla, anzi. Alla prima occasione utile pagheremo dazio, forse più del dovuto. Quindi petto in fuori, testa alta e sempre Forza Lecce!