Sigarette mai spente… il punto dopo Sassuolo-Lecce

È un Lecce strepitoso quello visto ieri all’ora di pranzo al “Mapei” di Reggio Emilia -in versione Via del Mare– capace di dominare nel gioco e nel risultato un Sassuolo che dal canto suo, sulla carta, aspettava il Lecce per “rientrare” nella corsa salvezza. Una vittoria netta, come mai o quasi in trasferta in Serie A (prima volta assoluta con uno 0-3, e seconda volta con tre gol di scarto, dopo un Messina-Lecce 1-4 nella stagione 2004/05, ndr) e chebmette forse il punto esclamativo sulla salvezza dei giallorossi al di là di quello che può dire il mero calcolo matematico. Sale infatti a 7 il vantaggio di Blin e compagni nei confronti della terz’ultima posizione e sempre con 4 squadre cuscinetto sotto, anch’esse staccate rispettivamente a -3, -4, -7. Dunque una situazione abbastanza tranquilla per la formazione di Gotti, che comunque potrà godere di almeno altre tre partite dove fare ancora punti e suggellare il tutto anche per la serenità dei tifosi più scaramantici.

Una partita dominata in un lungo e in largo, e dove a differenza di molte altre circostanze il Lecce è stato anche cinico sotto porta, come testimonia peraltro il doppio vantaggio dopo appena un quarto d’ora. Una partita comunque che ha anche confermato le doti difensive di questo nuovo corso gottiano: ossia la fase difensiva. È stata infatti la quarta gara su cinque dove Falcone ha mantenuto la porta inviolata. Una statistica molto rara per un squadra della seconda metà della classifica. A livello di spunti tattici, confermata anche la bontà dello schema a doppio centravanti con il valore aggiunto Dorgu come esterno di centrocampo a inserimento centrale.

Dopo questa “spallata” alla lotta salvezza, per certi versi inaspettata nelle proporzioni anche solo due settimane fa, il Lecce ora è chiamato a “gestire” la situazione con la consapevolezza acquisita e con la giusta tranquillità, senza ovviamente sentirsi appagato. Ma per quanto visto finora con il tecnico veneto in panchina mi sento di dire che non correremo il rischio.

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