Non poteva andare meglio l’esordio di Luca Gotti sulla panchina del Lecce: vittoria in trasferta e porta inviolata. Primo successo assoluto fuori casa in questo campionato per i giallorossi e clean-sheet che mancava da settembre, precisamente dalla gara interna con il Genoa (1-0). Per la settimana che è stata e per quello che è stato il Lecce negli ultimi mesi era quello che ci voleva: una vittoria difensiva, risicata, cinica, sporca, forse anche immeritata. Ma soprattutto senza subire gol, che guarda caso porta in dote il nuovo allenatore. Certo si giocava contro l’ultima in classifica, ma bisogna evidenziare che a livello tattico ci sono state subito delle novità, sia dall’inizio che in corso di partita, per modulo o interpretazione dello stesso, con un paio di elementi messi in maniera diversa dagli standard daversiani. Cosa non scontata visto che comunque Blin e compagni in questo match avevano davvero tutto da perdere. Nonostante la polveriera post Verona, infatti, era un’occasione unica per rimettersi sui giusti binari, complici anche i turni delle altre e non era facile prepararla in tre giorni. Questo dunque giustifica in qualche modo la paura di giocare che ha mostrato la squadra in alcuni frangenti pur affrontando un avversario derelitto.
Arrivati a questo punto del campionato però contano solo i risultati e questo di ieri pesa tanto sulla classifica e sull’umore della squadra, che adesso potrà anche approfittare della sosta per acquisire meglio i concetti del nuovo tecnico, certamente con la mente un pochino più sgombra.