Sigarette mai spente… il punto dopo Lecce-Verona

Tanto tuonò che piovve…
Questo antico detto sicuramente può inquadrare al meglio la situazione in casa Lecce, che con la sconfitta casalinga contro il Verona dell’ex Baroni scivola ad un margine minimo dalla zona retrocessione (+1), superato però dal Cagliari e dallo stesso Verona e con l’Udinese che deve ancora giocare, certificando di fatto una parabola discendente pericolosa in classifica dopo una prima parte di stagione ottimale. Si tratta della quindicesima sconfitta complessiva in campionato, la quinta al Via del Mare, ma soprattutto parliamo di un solo punto conquistato nelle ultime cinque giornate con un misero gol fatto (su un rigore fortunoso) e ben 12 subiti. L’anticamera del disastro totale che a questo punto si può evitare soltanto con la cacciata dell’allenatore. Non che sia l’unico responsabile, sia chiaro, ma in questo momento è l’unica situazione su cui si può intervenire per provare a rimediare, considerando anche l’aspetto extra campo che non sarà da sottovalutare per il tecnico abruzzese, visto la “testata” ad Henry nel finale che inevitabilmente gli costerà una maxi-squalifica.
Stare a parlare di squadra da rinforzare ecc., ecc. a gennaio è troppo banale e scontato e oltremodo polemico, piuttosto voglio soffermarmi sul fatto che anche con questa rosa, così com’è, si possa fare molto meglio; molto di più che perdere uno scontro diretto in casa facendo due tiri nello specchio della porta impostando il “gioco” a lanci lunghi con 60 nodi di vento, peraltro con una squadra che tu stesso (allenatore) rimarchi essere la migliore in Serie A per duelli aerei vinti. Soprattutto perché si stava aspettando questa partita da un mese e mezzo. Per cui possiamo fare tutti i discorsi di questo mondo ma le responsabilità del tecnico sono evidenti, sia tecniche che psicologiche nella gestione del gruppo.
Adesso non è il momento dei processi alla società, quelli semmai saranno fatti a stagione finita se dovesse malauguratamente sfuggire l’obiettivo, ed anche probabilmente se non sfuggirà, ma ora non è il momento di sparare sulla croce rossa. Ora è il momento di scegliere bene un traghettatore che sia in grado di mettere insieme 8/10 punti che bastano per salvarsi. Il livello del campionato lo permette e le partite per farli ci sono ancora, incominciando dalla prossima.

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