Dopo quattro risultati utili consecutivi si interrompe a Milano, sponda Inter, la striscia positiva del Lecce. Giallorossi che incassano la terza sconfitta in trasferta del campionato, la quinta complessiva. Una situazione totalmente nell’ordine delle cose e che non cambia di una virgola il sereno Natale dei tifosi salentini, anche se c’è un briciolo di rammarico per la situazione del rigore cancellato dal Var in maniera quantomeno opinabile. Chissà come sarebbe finita… Del resto nel calcio, al di là di tutto, la differenza la fanno sempre gli episodi.
Detto che in generale la squadra di D’Aversa non ha sfigurato e anche dopo il suddetto episodio Strefezza e compagni stavano creando i presupposti per pareggiarla, la formazione nerazzurra ha sostanzialmente meritato il successo, perché a parte i due gol ha creato il panico a Falcone in almeno altre quattro occasioni nitide.
Sconfitta come detto messa ampiamente in preventivo e per questo più che la gara persa in sé, personalmente, fa più storcere il naso l’espulsione “gratuita” di Banda, che dunque saluterà il campo con il Lecce con largo anticipo rispetto alla partenza per la Coppa d’Africa con la sua Nazionale. Non il massimo della vita neache l’assenza forzata di Pongračić in vista di Bergamo, ma tant’è la diffida era in seno da parecchio e meglio che salti l’Atalanta rispetto allo scontro diretto col Cagliari successivo. Nella zona bassa spariglia un po’ le carte il Verona di Baroni che con la vittoria proprio sui sardi fa un bel balzo, ma sostanzialmente la classifica resta uguale e dunque ancora tranquilla per il Lecce che, esattamente come avvenuto ieri, anche al Gewiss potrà andare a giocarsela senza ansie fermo restando un impegno sì proibitivo, ma non tale come quello contro la capolista. E dunque chissà che l’antivigilia di Capodanno non possa regalare sorprese a differenza di ieri. Anche perché a questo Lecce si può dire tutto, ma non che manchi di personalità.