Sigarette mai spente… Il punto dopo Fiorentina-Lecce

Il Lecce torna sconfitto da Firenze e deve fare i conti con il secondo stop consecutivo, dopo quello casalingo con l’Udinese, dando così il la ad una “mini-crisi” (si spera) abbastanza preoccupante, non fosse altro per il periodo del campionato e per il calendario.

A destare maggiore allarme in realtà non sono le due partite perse in sé, ma l’estrema pochezza offensiva reiterata. Con la gara di ieri, infatti, sono 4 le giornate consecutive “a secco” dei giallorossi. Praticamente un mese intero dopo il successo 1-3 di Parma. Complessivamente diventano addirittura 15 su 27 i match dove Krstović e compagni non hanno gonfiato la rete. Una sterilità inquietante che sembrava essersi risolta con mister Giampaolo e che invece si sta confermando in tutto il suo “splendore”. Si fa per dire naturalmente…

Ovvio che il tutto è da imputarsi, in linea generale, evidentemente alla (poca) qualità complessiva della rosa, al netto di acciacchi muscolari dei calciatori più significativi e dei torti arbitrali (anche ieri manca un rosso agli avversari per doppia ammonizione, e chi lo sa che può succedere con i viola in inferiorità numerica 60 minuti, ndr) sembra che purtroppo il tecnico abruzzese ci stia mettendo del suo. Non mi convincono personalmente alcune scelte specie sui terzini, dove sembra vigere una gerarchia nell’impiego piuttosto che una valutazione di forma (Guilbert e Gallo impresentabili in questo momento, anche per motivi fisici, ndr) e poi questo voler a tutti i costi impostare la partita su un giro-palla compassato. E “casualmente” è coinciso con le ultime 4 partite dove non siamo andati a segno. Una sorta gottizzazione 2.0 palesata anche nel voler fare giocare Morente sull’altra fascia anziché impiegare il naturale sostituito preso a gennaio (N’Dri).

La situazione è sicuramente preoccupante e va immediatamente invertita, anche perché ieri sera c’era la sensazione che qualunque squadra avrebbe fatto almeno un punto contro questa Fiorentina, però non va assolutamente messo il carico di allarmismo, perché nel calcio le cose mutano in fretta e le partite per fare i punti necessari per la salvezza ci sono. Personalmente confido in una ripresa e in un atteggiamento tecnico-tattico diverso già a partire dalla prossima gara, seppur ancora sulla carta proibitiva, sperando di poter vedere qualche soluzione alternativa in elementi che sinora hanno giocato meno e soprattutto di vedere Berisha ed Helgason insieme dal primo minuto, che al momento sembra essere l’unico accoppiamento a centrocampo in grado di dare imprevedibilità e dinamismo al gioco del Lecce.

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