Il Lecce torna da Cagliari con un punto molto importante che mantiene salda la 13^ posizione in classifica e tieni gli stessi sardi a -4, di fatto confermando lo status di squadra virtualmente salva, considerando tutte le altre squadre dietro e i vari scontri diretti rimasti.
Un primo tempo approcciato non bene dai giallorossi, che hanno sofferto la veemenza della squadra di Ranieri, che di contro aveva l’atteggiamento della “partita della vita”, andando così meritatamente in svantaggio, visto anche un primo gol subito ma poi annullato.
Una quarantina di minuti di sofferenza piena, poi l’episodio che ha cambiato il match: entrata scriteriata quanto inutile di Gaetano a centrocampo, e rosso diretto (dopo il check VAR) per l’ex Napoli, che di fatto ha consentito alla squadra di Gotti di giocare con un uomo in più tutta la ripresa e di riordinare appieno le idee e l’assetto tattico.
Da lì in poi è stata un’altra musica, complici anche i cambi del tecnico rossoblù che ha mandato il messaggio alla propria squadra di arretrare il baricentro, favorendo così l’impostazione giallorossa alla ricerca del punto del pareggio. Al netto del beneficio della superiorità numerica, il Lecce ha comunque avuto la bravura di non forzare le giocate e di avere sostanziale pazienza di costruire occasioni per arrivare al pareggio senza troppi affanni, seppur in maniera tardiva a causa del gioco ostruzionistico di Mina e compagni (perennemente a terra per presunti crampi).
I giallorossi dopo il pari hanno avuto tre occasioni clamorose per vincere, due pali pieni (uno di Baschirotto e l’altro di Sansone) e un colpo di testa di Pierotti, ancora una volta apparso frizzante nel suo impiego finale. Dunque un epilogo che lascia anche un discreto rammarico per non aver portato via i 3 punti che avrebbero forse già portato alla matematica salvezza, ma va comunque bene così, visto che ormai la permanenza è solo un esercizio aritmetico che potrebbe compiersi anche con un pari lunedì prossimo in caso di non vittoria dell’Udinese stasera, o addirittura prima della gara con altre combinazioni di risultato negativo delle altre squadre in lizza.
Quel che è certo, comunque, è che ancora una volta Blin e compagni hanno dato dimostrazione di piena maturità e pieno spirito portato in dote dal tecnico veneto, il che di per sé fa stare tranquilli.