Il Lecce chiude bene la stagione con un pareggio senza reti a Napoli, al termine di una gara abbastanza frizzante considerando la sua “inutilità” da ambo le parti, con occasioni clamorose e legni da una parte e dell’altra, e tutto sommato giusta nel risultato inteso come parità finale nella sostanza anche se poco nella forma. Per intenderci forse ci sarebbe stato più un 2-2 che uno 0-0. Tant’è, cambia veramente poco per non dire nulla, anzi, è un risultato che dà sicuramente più prestigio all’essenza del calcio di Gotti, che con quello di ieri al “Maradona” chiude la sua “traghettata” stagionale con 5 clean-sheets su 10 partite. Davvero niente male come statistica per una squadra in lotta per la salvezza.
Il Lecce, in generale, chiude il suo campionato al 14° posto in classifica con 38 punti, di cui 24 in casa, e una media “sputata” di 1 punto a partita. Purtroppo il 13° posto (che poteva valere il derby col Bari in Coppa Italia e soprattutto qualche migliaia di euro in più di ripartizione dei diritti, ndr) mantenuto per diverse settimane sfugge a causa degli scontri diretti sfavorevoli con il Verona.
Una salvezza nettamente meritata e più tranquilla del previsto, non solo per le solite previsioni iniziali, ma soprattutto per la “burrasca” di febbraio/marzo che ha coinvolto D’Aversa. Gotti invece ha tradotto nel concreto le aspettative positive riposte quasi all’unanimità dalla piazza e ora si attende soltanto la sua riconferma ufficiale. La curiosità di vedere tatticamente la squadra con un ritiro estivo gestito da lui, personalmente, è già tanta.