Queste le parole di Alessandro Nesta, tecnico del Monza ritornato in sella dopo l’esonero di dicembre, alla vigilia del match con il Lecce:
“Ero in vacanza in Sud Africa e mi stavo godendo dei bellissimi posti e la mia famiglia, avevo anche in programma di andare a Miami tra due settimane, perciò se sono di nuovo qui è perché ci credo fermamente. È chiaro che è difficile, ma dobbiamo restare attaccati al treno. Se dovessimo salvarci sarebbe una figata, un miracolo. Volevo darmi una seconda chance dopo soli 10 punti in 17 giornate che ho fatto. Dal di fuori ho visto la solita squadra che fa bene tatticamente, ma che ha i soliti difetti che non permettono di vincere le partite, anche in maniera sporca. La cosa più difficile ora è motivare tutto il gruppo, ma non parlo solo dei calciatori, anche di tutto lo staff. Bisogna crederci, lo dico anche ai tifosi, io se fossi un tifoso verrei ancora allo stadio ad incitare la squadra. Io esonerato perché molle? Non sono molle, chiedetelo ai calciatori, se uno non fa cinema in panchina non vuol dire che non ha carattere. Il cinema non fa per me nonostante sia cresciuto a Cinecittà. L’esonero, giustamente, è arrivato per i pochi punti, ma è dipeso da tanti fattori, anche da infortuni. Per domenica recupero tre calciatori: Turati, Caprari e D’Ambrosio, gli altri restano out. Bisogna comunque puntare sull’entusiasmo dei nuovi. Keita Baldè? È convocato. Lecce bestia nera del Monza? Non guardo a queste cose, d’ora in poi dobbiamo mettere tutto, a prescindere dall’avversario”.