Come riportato da Lecce Sette, in un articolo a firma di Gaetano Gorgoni, emergono ulteriori dettagli in merito alla questione lavori allo stadio.
Ci sarebbero infatti 20 milioni “da parte” risparmiati grazie alle offerte al ribasso nei vari bandi, ed utilizzabili anche successivamente rispetto al cronoprogramma relativo ai Giochi del Mediterraneo (iniziano agosto 2026, ndr). Nello specifico utilizzabili per un impianto fotovoltaico sulla struttura ed anche per il fatidico riallineamento del terreno: e tutto ciò entro tre anni. Dunque quest’ultima opera non sarebbe del tutto tramontata, cosa che si era invece intuita dopo la comunicazione inviata dal Commissario Ferrarese al Comune di Lecce nei giorni scorsi a seguito del ricorso presentato dalla Leo Costruzioni.
Gli scenari adesso sono due, come riporta sempre Lecce Sette, nel caso in cui il giudice amministrativo non dovesse concedere la sospensiva (sentenza attesa per il 2 luglio, ndr), Ferrarese potrebbe decidere di fare cominciare il lavori di sistemazione del campo da gioco dal 23 agosto (sarebbe un problema per le partite, ndr); in caso contrario, si dovrebbero programmare nell’arco appunto di tre anni.
Per quanto riguarda la ditta attualmente aggiudicataria, cioè il consorzio ravennate, è ancora in fase di progettazione esecutiva dei lavori e della susseguente validazione da parte di un’apposita commissione. Inoltre, è ancora aperto il bando di gara per la scelta del direttore dei lavori e per il preposto alla sicurezza di questi ultimi, senza i quali naturalmente i lavori non possono partire.
Ricordiamo che la questione riguarda l’aggiudicatario dei lavori del primo lotto, che comprendono il restyling di campo, spogliatoi, seggiolini, arretramento panchine, bagni, impianti elettrici ecc.; e che per tali lavori, la Leo Costruzioni ha rivendicato in sede legale la certificazione per la progettazione di opere a verde, sul quale si poggerebbe sostanzialmente il ricorso, visto che secondo i legali della ditta salentina il consorzio aggiudicatario non possedeva al momento della domanda.
Per quanto riguarda la copertura integrale, invece, parliamo di interventi inseriti nel secondo lotto di lavori per il quale il bando è ancora aperto e del tutto in divenire, quindi sostanzialmente non c’entrano nulla con questa questione, ma a cui inevitabilmente si legano i lavori a livello di tempistiche.