Il Verona ospiterà il Lecce da 15° in classifica, forte dei suoi 32 punti ottenuti in 35 giornate, suddivisi in 9 vittorie e 5 pareggi al netto di 21 sconfitte. La squadra scaligera non è ancora aritmeticamente salva, ma con una combinazione di risultati potrebbe esserlo anche con un solo altro punto. Dunque dovrebbe succedere l’imponderabile in queste ultime tre giornate affinché la squadra di Zanetti possa far parte delle tre squadre che andranno in Serie B. Un cammino davvero particolare a livello statistico per Duda e compagni, che dopo il già retrocesso Monza sono la squadra che ha perso di più in campionato, e in assoluto quella che ha pareggiato meno, ma di conseguenza è la compagine che tra le ultime è quella che ha vinto di più (insieme al Genoa). “Altalena” certificata anche dallo score delle reti: 30 gol fatti (di cui soltanto 6 nel girone di ritorno) e 63 subiti (peggior difesa assieme al Monza).

L’Hellas è sicuramente in calo: dopo l’ultima vittoria a Udine (alla 29^ giornata), infatti, i gialloblù hanno ottenuto soltanto 3 punti nelle 6 gare che si sono susseguite al match in Friuli, ed in particolare è reduce da 3 sconfitte consecutive (vs Roma, Cagliari e Inter); ed ha soltanto 1 gol all’attivo nelle ultime 6 partite con 5 al passivo.

Analizzando il solo ruolino di marcia interno, ciò che naturalmente interessa al Lecce nel caso specifico, vediamo che la squadra di Zanetti ha ottenuto 15 dei 32 punti complessivi, al netto di una gara in meno sinora da calendario giocata in casa rispetto a quelle in trasferta (17), per cui possiamo sostanzialmente affermare che quest’anno cambia poco affrontare il Verona al “Bentegodi”.

Il capocannoniere in rosa è l’attaccante danese Tengstedt con 6 reti, anche se nell’ultimo periodo (causa infortuni) è uscito un po’ dalle rotazioni titolari del tecnico di Valdagno.