Al cosiddetto giro di boa del campionato l’Empoli arriva 13° in classifica con 20 punti conquistati nelle 19 partite giocate sin qui, frutto di 4 vittorie e 8 pareggi complessivi al netto di 7 sconfitte; con una differenza reti di -4, per effetto di 18 gol fatti e 22 subiti.
La formazione di Roberto D’Aversa (qui in foto al Via del Mare nella sfida del 9 novembre scorso, terminata 1-1, ndr), un po’ come successo al Lecce l’anno scorso proprio con l’ex tecnico giallorosso, è partita “a razzo”, conquistando molti punti nella prima parte di stagione e rimanendo imbattuta addirittura per le prime 6 giornate, salvo poi subire un rallentamento, culminato con l’ultimo periodo dove i toscani hanno raccolto soltanto 1 punto nelle ultime 4 gare, conquistato a Venezia proprio nell’ultima uscita dopo 3 sconfitte consecutive. In termini di punti comunque, ad oggi, è più che in media salvezza (1,05 pt ca).
Volendo analizzare il solo ruolino di marcia interno, cioè quello che riguarda al Lecce nello specifico del match di sabato, vediamo come l’Empoli al “Castellani” abbia conquistato soltanto 7 dei 20 punti totali (1 vittoria, 4 pareggi e 4 sconfitte, ndr), anche se va tenuto conto di una gara in meno rispetto a quelle disputate fuori casa da calendario. Tutto sommato però, possiamo inquadrarla come una squadra più da trasferta, come finora hanno peraltro confermato le prestazioni. Basti pensare che fino al match vinto con il Como dell’undicesima giornata (al momento anche l’unico, ndr), gli uomini di D’Aversa non avevano neanche mai segnato in casa nelle precedenti cinque gare.
Il capocannoniere in rosa è Sebastiano Esposito con 7 reti, attaccante classe 2002 in prestito dall’Inter, che nel 4-3-2-1 empolese agisce come sottopunta destro.