Non sono andate giù a Corvino le dichiarazioni del Presidente Gravina in merito all’eccessiva presenza di stranieri nelle compagni Primavera del calcio italiano. Il dt giallorosso, sulle pagine del Corriere dello Sport, ha risposto così: “Il Lecce in A ha tre giocatori che provengono dalla Primavera, e sono tre titolari. Falcone, Baschirotto, Piccoli, Gallo e Sansone sono italiani. Il Lecce non può permettersi gli italiani per i costi eccessivi. Devo difendere il nostro lavoro, la società, il territorio. I grandi club vengono qui e fanno razzia. L’aridità del nostro calcio non deriva dalle politiche del Lecce, ma da quelle della Federcalcio e della Lega, dei club. E non da ieri. Deriva dalla mancanza di strutture, campi, centri di addestramento e dall’impreparazione degli allenatori del settore giovanile. Manca anche la volontà da parte della federcalcio di imporre percentuali dei ricavi da destinare alla formazione dei giovani. I grandi club vengono qui e fanno razzia. L’aridità del nostro calcio non deriva dalle politiche del Lecce, ma da quelle della Federcalcio e della Lega, dei club. E non da ieri. Deriva dalla mancanza di strutture, campi, centri di addestramento e dall’impreparazione degli allenatori del settore giovanile. Manca anche la volontà da parte della federcalcio di imporre percentuali dei ricavi da destinare alla formazione dei giovani”.