Che l’aria fosse diventata pesante lo si sapeva da tempo, coi tifosi poco contenti della gestione societaria degli ultimi anni da parte del Presidente, ma le ultime operazioni di mercato in uscita hanno decisamente inaspettato gli animi, tanto da far scoppiare una vera e propria contestazione con tanto di striscioni in giro per la città e di comunicati da parte dei gruppi organizzati che parlano di una sostanziale diserzione dello stadio come “atto doloroso ma dovuto”.
I social poi non lasciano scampo alla società, con i tifosi che lamentano la mancanza di gioie in campo: “Non vinciamo un derby da anni”. C’è poi chi pone l’accento sui conti del club, parlando di “sole entrate, mai un investimento importante sul mercato“.
Insomma, non un buon inizio, come direbbe Alessandro Borghese in 4 Ristoranti. Domenica, infatti, in occasione dell’esordio casalingo, i tifosi hanno deciso di non entrare allo stadio in segno di protesta. Tutto questo avviene a Torino, sponda granata, con la Piazza visibilmente irritata dagli ultimi anni del Toro, accusato di “galleggiare nella massima serie senza obiettivi ambiziosi”.