È l’argomento del giorno, e nemmeno noi possiamo esimerci dal toccare il tema del rigore di Camarda. Da una parte c’è chi punta dito sulla sua giovane età, adducendo anche motivi economici dietro la scelta di far calciare il rigore al giovane attaccante ( in caso di gol sarebbero entrati bei soldini nelle casse giallorosse dal Milan), dall’altra invece c’è chi “assolve” il ragazzo perché, citiamo, “ha fatto esperienza”. Come spesso accade noi ci poniamo nel mezzo, cercando di mettere a nudo il reale stato delle cose, senza offendere nessuno, per carità, mettendo però al centro di tutto la maglia giallorossa.
CAMARDA DOVEVA CALCIARE IL RIGORE? Si, rispondiamo senza esitazioni. È uno dei rigoristi del Lecce e si è preso giustamente la responsabilità del tiro. I rigori di sbagliano, per carità. Ricordiamo tutti quello di Baggio nel 94. Mentre però Baggio cercò l’angolo alto per eludere Taffarel, Camarda ieri ha calciato un mezzo rigore, un tiro debole e quasi centrale un accenno di conclusione. Francamente da un ragazzotto in forze della sua età ci saremmo aspettati una mina. Pazienza. Succede.
CAMARDA È UN FENOMENO? No, basta con questa storia, perché non giova alla crescita del ragazzo. Gazzetta, Corriere, etc. la devono smettere. Camarda non è un fenomeno, ma un ragazzo di belle speranze. Un giovane calciatore con delle qualità da coltivare e allenare. Ha dei margini di crescita? Si, enormi,ma non è un fenomeno.Yamal lo è, lui no. Lui è un potenziale ottimo attaccante. Tutto qui. Potenziale. Basta chiamarlo fenomeno, basta gridare al miracolo, non fa bene a Camarda. Il rigore sbagliato gli farà bene, lo renderà più forte caratterialmente, tornerà al Milan con un bagaglio di esperienza decisamente importante. E a noi? Beh a noi l’amaro in bocca per aver perso punti pesanti. Ma lo sapevamo che c’era questo rischio quando abbiamo deciso di puntare su di lui.
IL LECCE DEVE CONTINUARE A PUNTARE SU DI LUI? Assolutamente si, ha delle ottime qualità, nessuno lo nega. Può sicuramente darci una grossa mano perché a dispetto della sua giovane età, si muove quasi come un veterano. Dobbiamo tutti fare una cosa, ovvero prendere esempio dai tifosi presenti ieri al Via del Mare: togliere la pressione dalle sue spalle e applaudire all’audacia della sua giovane età. Farlo crescere senza pesi psicologici. La nostra salvezza non dipende esclusivamente da lui, non sta sulle sue spalle la responsabilità del nostro destino. Lui è uno dei 30 in rosa che lotta per provare ad arrivare all’obiettivo. Stop. Prendiamo esempio dai tifosi, applaudiamolo e aspettiamolo, così come dobbiamo aspettare e applaudire Stulic. Verrà fuori anche il suo talento, è solo questione di tempo. E quando si stapperà faranno fatica a fermarlo, lo dicono i suoi occhi. Ha fame, una fame da lupo…