Ha suscitato subito polemiche, naturalmente, la comunicazione da parte della Lega di aver stabilito la data esatta di Lecce-Torino (domenica 18 maggio, così come tutte le altre partite), ma senza un orario (ciò verrà stabilito, per tutti, nella giornata di martedì). Una novità, questa, dettata dal fatto che le ultime due giornate verranno sì disputate con una certa contemporaneità, come comunicato all’alba della compilazione dei calendari, ma soltanto a blocchi di obiettivi. Questo vuol dire che chi è in lotta scudetto, lotta europea e lotta salvezza giocherà contemporaneamente rispetto alla contendente o alle contendenti, ma non ci sarà un orario unico per tutta la giornata. E questo per garantire al palinsesto TV di essere spalmato quanto meno in fasce orarie, considerando che il penultimo turno (e forse anche l’ultimo) non prevederà anticipi e posticipi come al solito tra venerdì, sabato, domenica e lunedì.
La Lega dunque si è concessa questo “lusso” pianificando una domenica di calcio come una volta, ma si è presa il tempo di attendere degli ulteriori verdetti da questo di weekend, onde evitare troppe partite allo stesso orario, magari inutili, vendendo meno così ad accordi televisivi.