Complice la seconda sosta del campionato, opportuna come non mai in questo caso per i giallorossi, a tenere banco sono le prossime soluzioni tattiche in vista dei futuri impegni. Fin qui mister Gotti nelle prime 7 uscite del torneo, infatti, non ha mai confermato lo stesso 11 iniziale. Per di più nelle ultime due gare esterne consecutive si è passati dal 4-2-3-1 deciso in ritiro al 4-3-3 che in teoria ha contraddistinto il Lecce negli ultimi anni, fatta eccezione per l’ultima di stagione scorsa nel dopo-D’Aversa, proprio dall’avvento di Luca Gotti che passò ad uno “scolastico” 4-4-2 di necessità virtù.
È indubbio che nel calcio attuale, soprattutto da quando esistono le 5 sostituzioni, il concetto di “formazione tipo” viene sempre meno (un po’ per tutti i club), ma nel caso della squadra giallorossa in questo inizio di stagione appare più una condizione dettata dalla mancanza di certezze fin qui del tecnico, soprattutto per quel che concerne la zona della trequarti o delle ali esterne. In tal senso l’assenza di Banda per infortunio condiziona non poco, ma auspichiamo che sin dal match con la Fiorentina del 20 ottobre si possa trovare maggiore continuità nelle soluzioni tattiche, sfruttando magari anche qualche risorsa tecnica fin qui ai margini (vedi Marchwinski, Hasa, Sansone e non ultimo Kaba, rientrato dal lungo infortunio, ndr).