Un’ora di conferenza per smontare le fake news

Ci è voluta un’ora (su per giù) di conferenza per la dirigenza e proprietà del Lecce Calcio per smontare tutte le fake news che hanno invaso i social in questi mesi. Il ruolo principale è stato recitato dal Presidente Saverio Sticchi Damiani che, numeri alla mano, ha messo a nudo la verità offrendo anche gli strumenti di verifica a chi vorrà utilizzarli.

BILANCIO OK – il numero uno del sodalizio giallorosso ha confermato il buono stato di salute del club, ora ancor più solido dopo la cessione di Dorgu. In più vi è la possibilità di verificare i numeri prendendo appuntamento con lo studio dei commercialisti che curano gli interessi del club. Si potrà quindi capire se effettivamente i soci negli anni hanno o meno incassato qualcosa (ma comunque non ci sarebbe nulla di male non essendo il club una onlus).

LINEE GUIDA – la filastrocca “Corvino non vuole comprare” probabilmente sarà stata recitata dai più anche in piedi sulla sedia il giorno di Natale. La verità, a detta del Presidente, è che la coppia Corvino-Trinchera ha un budget limitato perché, sempre come detto da Sticchi Damiani, non ci sono imprenditori a capo del sodalizio, ma liberi professionisti che non sono in possesso di chissà quali risorse. Ad oggi, con il bilancio in attivo, il Lecce ha un punto in più del Como che tra mercato estivo ed invernale, ha speso 96 milioni di euro. Chapeau.

PLUSVALENZA E CENTRO SPORTIVO– la cosa che più mi ha divertito è leggere i termini plusvalenza e centro sportivo sui Social con accezione negativa o, peggio, sarcastica. Le plusvalenze tengono in vita il club perché, banalmente, se hai i soldi puoi fare la spesa e pagare le bollette, altrimenti sono guai. Il centro sportivo invece, tema sul quale noi abbiamo spesso sollevato critiche a questa società, è più importante di un bomber da 20 gol a stagione. È importante per avere un terreno di allenamento coi sacri crismi, per avere prima squadra e giovanili unite e per, ebbene sì, alzare l’asticella. Non comprendere l’importanza di questi due punti vitali per un club è francamente preoccupante e frutto di una visione miope del sostentamento della propria squadra del cuore.

MISTER GOTTI – avrei evitato, francamente, di rispondere alle domande su Piccoli e Almqvist, mentre trovo giusta la scelta di aver fatto chiarezza sul tema Helgason. Non è bello, a mio avviso, tirare in ballo un tecnico che è ancora a libro paga, non lo trovo giusto nemmeno nei confronti di Giampaolo. Le scelte estive oramai sono state fatte, la loro paternità non cambia lo stato delle cose.

www.soccorsobollette.it

CORVINO NUMERO UNO- lo so, vi arrabbierete, ma è così, dovete guardare in faccia la realtà. Nonostante qualche scivolone (quella delle 100 donne, in questo momento storico dove c’è molta attenzione in merito ad alcuni temi se la poteva risparmiare..anche se a me ha fatto parecchio ridere) e alla poco lucida gestione di un paio di operazioni di mercato, vedi Hasa, Perlmard e Bonifazi, Pantaleo resta in assoluto il numero uno. Con poche risorse ha messo in piedi una rosa che sta lottando per non retrocedere e ha ridato dignità ad una Primavera che in sua assenza era addirittura in seconda serie. Per non parlare dei vari Hjulmand, Pongracic, Gendrey e Dorgu,gente arrivata o a zero o per pochi spicci e rivenduta a peso d’oro. Non è facile ed è un merito che gli va riconosciuto senza se e senza ma. Detto questo, ora è arrivato il momento di mettere da parte le polemiche perché c’è un campionato da giocare, e lo dobbiamo fare insieme, giocando nella stessa squadra. Forza Lecce!!!

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