Il Lecce torna da Torino sponda Toro con un pareggio senza reti che lascia tanto rammarico.
La squadra di Gotti infatti ha sfoderato una prestazione davvero importante in casa granata, sostanzialmente dominando tatticamente la formazione di Vanoli e soprattutto creando numerosi presupposti per andare in rete, contrariamente agli avversari che contano zero tiri nella porta difesa da Falcone. Tre le occasioni più clamorose dei giallorossi: il colpo di testa ravvicinato, ma clamorosamente fuori, di Tete Morente su cross arquato di Rebic nel primo tempo, e le due parate di Milinkovic-Savic su Krstovic nel secondo tempo. Ma nel mezzo almeno una decina situazioni dove Ramadani e compagni potevano c’entrare il bersaglio grosso.
Un pareggio dunque che sulla carta (e alla vigilia) avremmo firmato per avere, ma che invece ci lascia l’amaro in bocca per quelli che potevano tranquillamente essere tre punti e non uno.
Nonostante tutto comunque siamo ancora alla quarta giornata e naturalmente è tutto “recuperabile” in termini di punti, dunque è più che opportuno lasciare spazio all’ottimismo per la prestazione, visto che si giocava in casa della rivelazione fin qui del campionato e più in generale contro una squadra in teoria superiore.
Insomma, se il Lecce è questo e aggiusta un po’ la mira davanti è una squadra che con la lotta salvezza potrebbe avere a che fare ancor meno degli altri anni…