Dando per scontato il rientro a pieno regime di Lameck Banda (lo scorso anno falcidiato dagli infortuni, ndr), anche in considerazione delle parole spese per lui da mister Di Francesco nella conferenza di presentazione (“mi intriga”, ndr) e il probabile arrivo di uno tra Fadera e Mihăilă (o comunque di un altro esterno da queste caratteristiche, ndr), appare plausibile che lì sulla corsia offensiva sinistra non ci sarà più posto per Tete Morente (sull’altro versante ci sono Pierotti e N’Dri e comunque non ha reso, nelle rare occasioni, ndr).

Lo spagnolo, va detto, si è dimostrato un buon giocatore, che ha un discreto feeling con la porta e molto duttile in fase di ripiegamento difensivo, ma ha altresì palesato qualche limite in termini di velocità e imprevedibilità. Caratteristiche, queste ultime, che il nuovo tecnico giallorosso intende proporre al meglio delle sue possibilità nel suo 4-3-3 e che per questo avrebbe espresso delle preferenze in merito alla dirigenza.

L’ex Elche dunque è il maggiore indiziato a partire, anche se al momento non sembrerebbe avere tutto questo mercato.

Per lui però non è escluso un ritorno in patria, magari in qualche club che lotta per la salvezza in Liga. Il Lecce infatti aprirà alla sua cessione con poche pretese economiche, visto che la scorsa estate è arrivato a parametro zero e, seppur con un contratto lungo, parliamo di un classe ’96.