Restyling stadio: la traslazione del terreno di gioco potrebbe saltare. Ecco perché…

Com’è noto la ditta salentina Leo Costruzioni (seconda classificata al bando per l’aggiudicazione del primo lotto dei lavori al Via del Mare con i fondi dei Giochi del Mediterraneo 2026, ndr) ha presentato un ricorso al Tar di Lecce a scapito del Consorzio ravennate vincitore (Seli Manutenzioni Generali Srl e Hana Srl, ndr) per alcune presunte incongruenze nella presentazione della gara d’appalto. Nonostante il comunicato dell’azienda salentina, arrivato 48 ore dopo la notizia, che aveva l’intento di sgomberare il campo dalle polemiche generatosi (leggi qui), tenendoci a precisare che il tutto non avrebbe causato intoppi all’inizio dei lavori, in realtà la situazione ad oggi sembra ben diversa.

Secondo infatti quanto riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno, l’attesa del giudizio del ricorso (fissata per il 2 luglio, ndr) mette in discussione la traslazione del terreno di gioco, che secondo il piano dei lavori dovrebbe essere fatta per prima e con una tempistica di inizio che non dovrebbe superare l’ultima settimana di giugno, e questo per permettere un allineamento visivo corretto dagli spalti, anche in ottica della copertura. Questa situazione dunque potrebbe far saltare lo spostamento del rettangolo verde del tutto, con conseguenti intoppi anche futuri. Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi. Certo è che, contrariamente a quanto afferma il comunicato di parte in questione, questo ricorso amministrativo non sarà proprio indolore in ottica restyling. E questo è sicuramente un peccato in ottica pubblica, anche se va detto, che dal punto di vista di Leo Costruzioni c’è tutto il diritto di rivendicare le proprie ragioni laddove ci siano stati effettivi errori nella presentazione della domanda alla gara.

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