Clamorosa indiscrezione sul futuro di Corvino: le ultime

Quella che si sta per concludere sarà una stagione da ricordare per tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Lecce Calcio. Il campionato dei salentini è stato altalenante, iniziato con Gotti sulla panchina e finito con le lacrime di gioia di Marco Giampaolo in quel di Roma contro la Lazio.

Tra cessioni (importanti) e nuovi arrivi, il Lecce è stato non più di tre volte tra le ultime della classe nella massima serie.

Nonostante le tante partite senza assaporare il dolce sapore della vittoria, il Lecce ha avuto la fortuna e la capacità di rimanere sempre in vita, arrivando al rush finale con grinta e determinazione nonostante l’enorme tragedia occorsa Al mondo giallorosso con la morte di Graziano Fiorita.

Una stagione impossibile da dimenticare anche per questo. Un dolore talmente forte da unire tutti in un grande abbraccio. L’immagine del Via del Mare aperto a tutti per consentire l’ultimo saluto a Graziano ha fatto il giro del mondo, così come la scelta di scendere in campo contro l’Atalanta con una maglia anonima, bianca, con un messaggio potente riservato e destinato ai poteri forti del Calcio. Il Lecce ha scritto la storia anche dal punto di vista politico. Il club di Via Costadura ha saputo reagire con dignità e forza ad un torto che, oggettivamente, aveva subito.

Una nobile e pacata protesta, una carezza dal peso di uno schiaffo in pieno volto alla stanza dei bottoni dedita più a pensare agli interessi di pochi che ai valori universali di questo sport. La partita con la Lazio ha rappresentato in pieno la stagione dei giallorossi: stadio ostile, avversari forti, molto forti, inferiorità numerica ma tanta voglia, tanta applicazione, voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Sempre con i propri tifosi accanto.

Mi sono adeguato al nuovo modo di fare calcio – ha detto Giampaolo in conferenza stampa nel post match con i biancocelesti – ho dato tutto. Un popolo come quello giallorosso, con 22 mila abbonati, merita tanto, anche all’Olimpico il colpo d’occhio è stato importante. Questa impresa ha reso immortale Corvino, e ora sono c..i vostri (ride, ndr). Già, Pantaleo Corvino: l’uomo che ha messo in piedi questa macchina capace di inanellare successi, vittorie e antipatie. Più successi il buon Pantaleo portava al club e più saliva il livello di livore mediatico nei suoi confronti, più gli inviti a farsi da parte (più o meno educati).

Pazienza, il Calcio è anche questo. E poi, a noi è sempre piaciuto vederlo sbraitare in conferenza contro I masturbatori da tastiera e contro la secchezza dell’ambiente. Il Calcio, dicevamo, è anche questo. Abbiamo assistito al sarcasmo sul mercato delle idee nella scorsa stagione, ironia sottile a volte, velenosa altre, morta poi con la salvezza ottenuta.

Quest’anno sono stati diversi i temi contro il dt giallorosso, e questa è stata una fortuna perché ci ha divertito di più, non ci siamo annoiati, perché “se fai la cacca sulla neve quando si scioglie poi si scopre” dice il nostro allenatore. E di esperti di neve sciolta il web salentino ne è pieno, gente pronta a tornare alla carica dopo il primo passo falso dei giallorossi protetti dallo scudo dell’amore per la maglia, status che ovviamente non detiene chi la pensa diversamente da loro o stima l’operato oggettivamente vincente di Corvino e del club. Una promozione in A e tre salvezze consecutive non bastano a soddisfare quei fini palati abituati a ben altro. E no, nemmeno lo scudetto Primavera, il terzo vinto nella storia del Lecce, tutti con Corvino, bastano. Ci si dimentica che al suo ritorno in giallorosso il Lecce in cassa aveva solo i soldi da incassare per la cessione di pochi elementi di proprietà, e risorse umane da mandare in campo vicine allo zero per via dei numerosi prestiti a cui aveva fatto ricorso. Passa tutto in cavalleria, tutto è dovuto. Si, c’è aridità,c’è secchezza.

Proprio sul fronte Corvino arriva una clamorosa indiscrezione: il dt vernolese potrebbe decidere di lasciare l’incarico. Non lo farebbe perché indispettito dalle critiche ma per una oggettiva voglia e necessità di smettere a fare calcio a certi livelli, diventati molto dispendiosi sul piano fisico e delle energie. Nelle prossime ore sapremo dirvi di più, per il momento condividiamo con voi questa clamorosa indiscrezione. Resta poi da capire la posizione della proprietà a riguardo. Chi vivrà, si dice, vedrà.

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