Ci faceva compagnia dal 1970, accompagnando verso il desìo le domeniche italiane passate in famiglia: quelle che iniziavano con l’odore della cucina dei nostri nonni, le voci dalla radiolina che qualche volta gracchiava e che raccontava, minuto dopo minuto, l’evolversi delle partite di Serie A, tutte rigorosamente in contemporanea. Poi, verso sera, ecco iniziare 90° minuto, un programma sobrio che con eleganza ha fatto compagnia ad almeno 4 generazioni di italiani. Il dio denaro può tutto e lo spezzatino voluto dalle tv private ha fatto l’ultima vittima, forse la più illustre. 90° minuto verrà chiuso, o meglio, diviso in più parti, piccole, in onda a tarda serata, per pochi irriducibili.
Con esso va via una parte significativa della nostra infanzia, se volete pure quell’ingenuità fanciullesca prima ed adolescenziale poi che, concedetecelo, non riscontriamo nelle nuove generazioni. Toto Cutugno negli anni 80 ci cantava che “nella domenica italiana c’è qualcuno che ti ama…”, beh, ora non ne siamo più tanto sicuri…